Anno 1 N. 10 - 15 novembre 2003

IL MISTERO DELLA CIOTOLA DIMEZZATA (seconda parte)

Nel frattempo ecco arrivare Pepe...

"Laicagirl, Laicagirl...ma che sta succedendo, perchè Pufi sta piangendo?"

Gli amici, con un po' di imbarazzo, lo informarono sull'accaduto e Pepe li ascoltò con un'espressione stupita e, nello stesso tempo, preoccupata...

"Amici, capisco che siamo tutti turbati per ciò che è accaduto ma, prima di giungere a qualsiasi conclusione, è necessario ascoltare Pufi. Le apparenze sono tutte contro di lui ma non è detto che non ci sia una spiegazione".

E ancora, rivolgendosi direttamente ad Argo...

"So bene quanto ti sia costato accettare Pufi nel nostro gruppo e so pure che, nonostante la tua diffidenza iniziale, ti sei molto affezionato a lui e immagino che proprio per questo tu debba sentirti molto tradito!"

Argo annuì, Pepe era riuscito proprio a leggergli dentro, era, si, arrabbiato ma, al di sopra di tutto, non riusciva a darsi pace all'idea di essere stato tradito da un amico. Nel frattempo Pufi, ripresosi, cominciò a parlare...

Tutti lo guardarono incuriositi e si chiesero quale fosse il segreto che Pufi aveva tenuto nascosto. Pufi continuò...

Fido scambiò un'occhiata con Laicagirl. Dalle poche parole confuse di Pufi avevano entrambi capito che dietro il suo comportamento doveva esserci qualcosa di grosso e, in cuor loro, provarono un senso di sollievo. Intervenne Kessie...

"Insomma, Pufi, la vuoi finire di fare il misterioso? Raccontaci per filo e per segno cosa è accaduto."

Pufi cominciò a raccontare...

"Alcuni giorni fa, mentre facevo uno dei miei soliti giri di esplorazione, ho sentito come un lamento provenire da quella vecchia casa in fondo alla strada in cui abita Argo. Ho dovuto girare un po' prima di capire di cosa si trattasse, infatti ogni volta che mi avvicinavo tutto taceva. Solo con molta perseveranza sono riuscito a capire cosa stava accadendo..."

Il racconto di Pufi aveva stregato tutti quanti e ognuno, dimenticando la rabbia e il dispiacere di alcuni istanti prima, era curioso di conoscere il seguito della storia...

"Devo ammettere di essere stato proprio furbo! Ho fatto finta di allontanarmi e, approfittando del rumore di un camion che si trovava a passare, sono ritornato indietro e, dopo essermi nascosto dietro un vecchio pneumatico, ho cominciato ad aspettare in silenzio."

Pepe non potè fare a meno di sorridere, Pufi era proprio compiaciuto della sua furbizia ed era proprio un piacere vedergli, dopo le lacrime, stampata in viso la sua solita espressione da furbetto. Pufi continuò...

"Avevo proprio ragione: di lì a poco risentii il lamento e dietro un grosso cumulo di roba, ben mimetizzato in mezzo alle altre cose, trovai il rifugio di una famigliola di gatti randagi."

Si era trattato, si, di un'emergenza! Pufi spiegò che mamma gatta era ferita e i cuccioli erano ancora troppo piccini per provvedere al cibo. Intervenne Fido..

"Pufi, capisco che si è trattato di un buon motivo, ma perchè non ti sei confidato con noi; saremmo stati ben felici di darti una mano! Era proprio necessario che tu rubassi?."

Tutti quanti annuirono alle parole di Fido, curiosi di sapere cosa avrebbe risposto Pufi...

"Amici, avete ragione, ma avevo dato la mia parola, mamma gatta era terrorizzata, e non potevo darle tutti i torti visto che si trovava in quelle condizioni proprio perchè era stata aggredita da un cane."

Eh si, Pufi si era trovato proprio in una difficile situazione! I suoi amici furono subito felici di perdonarlo e insieme cominciarono a discutere su come comportarsi con questa nuova amica in difficoltà. Tutti infatti erano impazienti di conoscerla e di aiutarla. Questa volta fu Argo che disse la sua...

"Secondo me devi andare da questa tua amica e raccontarle ciò che è accaduto, devi farle capire che di noi può fidarsi e che anche noi vogliamo aiutarla."

Pufi, felice di avere riconquistato la fiducia dei suoi amici, si offrì di andare subito da mamma gatta e, come un fulmine, sparì dietro i cespugli. Mentre aspettavano il suo ritorno Laicagirl si rivolse ad Argo...

"Argo, in questa occasione hai dimostrato di essere un vero amico; nonostante fossi molto arrabbiato sei riuscito a trattenere la tua ira e hai dato a Pufi la possibilità di spiegarsi. Se Pufi non avesse potuto esporre le sue ragioni tutti noi saremmo rimasti molto amareggiati al pensiero di essere stati traditi da un amico."

Argo sorrise e, a sua volta, ringraziò gli amici per avergli impedito di fare una sciocchezza. Nel frattempo ecco Pufi di ritorno...

In un battibaleno i nostri amici si diressero verso il rifugio indicato da Pufi. Solo Argo si attardò. Mamma gatta fu molto felice di conoscere gli amici di Pufi e cominciarono subito i ringraziamenti e le presentazioni...

"Pufi mi ha raccontato tutto, mi dispiace avervi creato così tanti problemi, ma ero molto impaurita. Siete proprio un bel gruppo di amici e, quando mi sarò rimessa, sarò ben felice di sdebitarmi con voi. In particolare vorrei ringraziare il collie Argo..."

Ma dove era finito Argo? Tutti si guardarono intorno e si scambiarono un'occhiata interrogativa. Ma ecco sbucare Argo con una ciotola di cibo tra i denti..

"Se mi consentite questa volta voglio pensarci io alle provviste!"

Argo posò ai piedi di mamma gatta il suo cibo e promise che, fintanto che non si fosse rimessa, avrebbe pensato lui ai suoi cuccioli. Eh si, Argo era veramente un cagnone dal cuore d'oro! Improvvisamente intervenne Pepe...

"Laicagirl, in tutto questo trambusto mi sono dimenticato di dirti il motivo per cui ero venuto! E' tutto il pomeriggio che Katia ti cerca, credo abbia una sorpresa per te."

Laicagirl salutò velocemente i suoi amici e, curiosa, si diresse verso casa. Era proprio felice, avrebbe trovato la sorpresa di Katia ma, al di sopra di tutto, era raggiante perchè sapeva di avere dei veri amici. Che giornata fantastica aveva trascorso in loro compagnia!

FINE DEL DECIMO EPISODIO

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