Bastardini&Co.

Storie vere di cani

 

Ciccio racconta...

Ciao amici di Laicagirl; io sono Ciccio e, non lo dico per vantarmi, sono un bellissimo barboncino. Vivo da sempre in famiglia e vorrei raccontarvi come trascorro le mie giornate. Siete d'accordo? Ma si, ne sono certo, so come siete curiosi!

Intanto comincio col presentarvi i miei padroncini, sono Giusy e Sergio, una giovane coppia da cui, appena nato, sono stato adottato. E' Giusy che si occupa maggiormente di me visto che Sergio è spesso fuori per lavoro.

Il momento più brutto della giornata è al mattino perchè so che resterò solo per un bel po' di tempo, infatti tutti vanno via. Mentre Giusy si prepara le gironzolo attorno nervosamente e appena vedo che è pronta la seguo alla porta. Vi confesso che, ogni giorno, spero che cambi idea e mi porti con sé, ma, immancabilmente, resto deluso e allora protesto; d'apprima è solo un lamento, ma poi, quando non riesco più a contenere la mia rabbia, tiro fuori il mio potente abbaio.

Quando sono solo in casa mi accuccio sotto il letto ma le orecchie stanno sempre all'erta e, se dalla scala sopraggiunge un rumore, mi metto ad abbaiare fin quando non torna di nuovo il silenzio. C'è un rumore, però, che riconoscerei tra mille! E' quello dei passi dei miei padroncini. Appena lo sento comincio a fare come un matto, faccio dei grandi balzi fino alla maniglia della porta e non risparmio energie nel dare il mio benvenuto ai miei cari padroni.

In genere, appena rientrata, Giusy mi porta a spasso per i bisognini. Non amo il guinzaglio e, per fortuna, la mia padroncina mi fa correre libero. In genere non mi allontano troppo. Sono prudente ma ciò non significa che io non sia coraggioso. Se incontro un cane, anche se è più grosso di me, comincio ad abbaiare e non temo il confronto.

Che bello il dopo pranzo! Giusy si riposa sulla sua sedia a dondolo e io ne approfitto per prendere la mia razione di coccole beatamente accucciato sulle sue gambe.

A volte la sera vengono degli ospiti. Li scruto con attenzione e se sono simpatici via con le feste, altrimenti tiro fuori la voce e metto ben in mostra i miei dentini, piccoli, ma, vi assicuro, taglienti. Giusy mi rimprovera, io faccio finta di accucciarmi, ma aspetto solo il momento giusto per dare al malcapitato una seconda lezione.

D'estate però è una favola. Io vivo a Catania e Sergio mi porta con sè al mare! Corro avanti e indietro e fra un tuffo e un altro inseguo insetti, farfalle e quando sono esausto mi rotolo sulla sabbia come se fossi una cotoletta. Amo tanto l'estate anche perchè vengo tosato...già, se c'è una cosa che detesto è essere pettinato e quando Giusy lo fa apro pure la bocca e faccio finta di morderla.

Due paroline su Patrizia, una cara amica di Giusy. Patrizia vive in Svezia e spesso, quando viene a Catania, è ospite da noi. A volte per domarmi utilizza una scopa come scudo: manco fossi un leone! So però benissimo che non vuole farmi male, basta guardare infatti il visino divertito della sua bambina Saffo per capire che è tutta una scena fatta per fare divertire la bimba. E allora collaboro abbaiando sempre più forte.

 

 

La storia di Ciccio ci è stata raccontata da Patrizia Rosa che la dedica alla sua bambina di 4 anni di nome Saffo.

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